Castello Sforzini

di Castellar Ponzano

BASSA AFFLUENZA AL VOTO – “I partiti hanno ucciso la cultura. Il popolo li seppellisce con l’astensione. Ora serve una nuova élite morale”

COMUNICATO STAMPA

BASSA AFFLUENZA AL VOTO – “I partiti hanno ucciso la cultura. Il popolo li seppellisce con l’astensione. Ora serve una nuova élite morale”

Luca Sforzini – esperto d’arte, imprenditore culturale, proprietario del Castello di Castellar Ponzano e fondatore del movimento politico e culturale Rinascimento (www.rinascimento.land) – commenta con parole di fuoco il crollo dell’affluenza alle urne nelle ultime elezioni amministrative.

«Smettiamola con le analisi sociologiche da salotto. Qui non c’è astensionismo, c’è rigetto. C’è un popolo che ha smesso di votare non perché non si interessa, ma perché disprezza ciò che la politica è diventata: una caricatura sterile, una recita tra funzionari senz’anima che parlano un linguaggio morto», attacca Sforzini.

«Quando il cittadino percepisce che non c’è più elaborazione culturale, non c’è più visione, non c’è più tensione morale né bellezza, smette di partecipare. Perché non vuole essere complice di questo spettacolo grottesco. Lo Stato – come scrivo nella Carta Fondativa di Rinascimentoha fallito. Ha fallito perché ha espulso i migliori, disincentivando l’onesta iniziativa privata e selezionando i peggiori.»

«A cosa serve votare se il risultato è sempre lo stesso? Un ceto politico intercambiabile, senza identità, senza radici, senza idee, senza coraggio. Un sistema autoreferenziale, in cui il solo talento premiato è quello della sopravvivenza nei palazzi del potere. Un sistema che si riproduce senza pensiero, senza visione, senza anima.»

Continua Sforzini: «Lo Stato come lo conosciamo oggi ha fallito. Soprattutto in Italia. Ha fallito perché ha confuso lo strumento con il suo scopo, diventando una costosa e cervellotica macchina inutile – autoreferenziale e chiusa in autodifesa corporativa. Ha fallito perché, per alimentarsi ed espandersi, ha ficcato le sue insaziabili grinfie nelle tasche dei cittadini cavandone fino all’ultimo spicciolo, disincentivando così l’onesta iniziativa privata. Ha fallito perché nei suoi ranghi ha spesso reclutato il peggio della società, offrendo stipendio sicuro e tutela assoluta a mediocri e fannulloni. Ha mortificato le sue eccellenze, respingendo i migliori dalla pubblica amministrazione e persino dalle competizioni elettorali. La Grande Macchina Inutile fa ormai selezione al contrario. Va rottamata. Con urgenza».

E ancora: «Lo Stato deve limitarsi a proteggere: i diritti di proprietà, la privacy, la libertà di transazione, la libertà di associazione, la libertà di parola, i confini. Null’altro. La ritirata dello Stato chiama però a una forte assunzione di responsabilità da parte dei migliori tra i cittadini. I migliori che, per disgusto e rassegnazione, si sono assentati dalla vita pubblica e politica – coltivando interessi economici personali e familiari – sono chiamati a muovere rapidamente un passo in avanti verso la Repubblica».

Rinascimento lancia quindi un appello per la rinascita di una nuova élite etica e culturale:

Restituire centralità all’individuo: non uno vale uno, ma ciascuno vale per il suo merito, la sua forza, il suo coraggio.

Istituire una Camera del Merito: un consesso di eccellenze, a tutela della qualità etica e culturale delle decisioni politiche.

Conclude Sforzini: «La vera emergenza non è l’astensione. È la mediocrità. È l’assenza di pensiero, di coraggio, di tensione spirituale. Rinascimento nasce per capovolgere questo paradigma. Perché la Bellezza non si amministra: si genera. L’Italia non ha bisogno di più voti. Ha bisogno di più idee. Di più uomini veri.»

Condividi questo articolo
Rinascimento
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.