CITTADINANZA, SFORZINI (RINASCIMENTO): “NON SOLO LINGUA, MA CULTURA E VALORI. PROPONGO RIFORMA DELL’ITER PER OTTENERE CITTADINANZA ITALIANA”
L’Italia non è solo un Paese, ma una civiltà millenaria, custode di un patrimonio culturale, artistico e filosofico unico al mondo. In un momento storico segnato da profonde trasformazioni sociali e da un crescente rischio di derive estremiste e fondamentaliste, è necessario riaffermare con forza l’identità culturale e i valori fondanti della nostra civiltà.
In qualità di fondatore del movimento culturale e politico Rinascimento e proprietario del Castello di Castellar Ponzano – acquistato nel 2022 con risorse personali per farne un centro di elaborazione culturale aperto alla collettività – propongo una riforma dell’iter per l’ottenimento della cittadinanza italiana.
Oggi, per diventare cittadini italiani, è sufficiente dimostrare la conoscenza della lingua. Ritengo che ciò non sia più sufficiente.
Chiedo ufficialmente che venga introdotto un percorso formativo obbligatorio sulla cultura italiana, i suoi valori e le radici della civiltà europea, comprensivo di un esame finale.
Tale percorso dovrebbe essere progettato e gestito dal Ministero della Cultura, in collaborazione con istituzioni accademiche e culturali di eccellenza. I temi trattati dovrebbero includere:
– la storia e i principi fondanti della Repubblica e della democrazia;
– i grandi contributi dell’Italia alla cultura mondiale (arte, letteratura, filosofia, scienza, diritto);
– il rispetto e il riconoscimento dei diritti umani, delle libertà individuali e della parità di genere;
– il rifiuto di ogni forma di fondamentalismo, integralismo e violenza ideologica.
L’Italia deve tornare ad essere faro di civiltà. Accogliere non significa rinunciare alla nostra identità, ma invitare a condividerla, con consapevolezza e rispetto.
Rinnoviamo dunque l’idea di cittadinanza: non solo un atto formale, ma un patto culturale e morale. Credo che il nostro Premier Giorgia Meloni e il nostro Ministro alla Cultura Alessandro Giuli, giornalista e scrittore, non possano che condividere il rimettere al centro questo forte concetto di italianità.