SCIOPERI A CATENA, Luca Sforzini (Rinascimento): “Italia ricattata dalla casta dei trasporti. Non è più una Nazione. È un condominio ostaggio dei portinai”
Mentre l’Italia si sveglia paralizzata dall’ennesimo sciopero nei trasporti – treni, bus bloccati, strade intasate – il movimento politico-culturale Rinascimento lancia un duro atto d’accusa: “non è più protesta, è sabotaggio legalizzato”.
«Chiamano “diritti” quelli che sono solo privilegi di casta – denuncia Luca Sforzini, esperto d’Arte e fondatore di Rinascimento – ma qui nessuno difende i lavoratori veri: si difendono corporazioni, burocrazie autoreferenziali, dirigenti intoccabili. Il cittadino onesto è solo carne da trasporto, prigioniero dell’inefficienza altrui».
Gli scioperi di questi giorni confermano un trend inquietante: lo Stato è ostaggio di se stesso, paralizzato da caste pubbliche che si autoproteggono mentre il Paese affonda. Non si sciopera più per cambiare, ma per mantenere l’immobilismo.
Prosegue Sforzini: «Altro che giustizia sociale: qui c’è solo ingiustizia strutturale. Le grandi corporazioni statali sono gli ultimi Mandarini: ineffabili, irresponsabili, blindate. Nessuno le valuta, nessuno le licenzia. Se osi chiederne conto, sei tu il problema».
Rinascimento propone una riforma profonda del servizio pubblico, con introduzione di valutazioni meritocratiche e licenziabilità per inefficienza. E Stop alla “licenza di sciopero permanente” per corporazioni che ricattano il Paese.
«È ora di dirlo: questa non è più una Repubblica, ma un condominio governato dai portinai – conclude Sforzini – dove chi paga non decide nulla, e chi decide non risponde a nessuno. Il vero Rinascimento comincia con una scopa: per spazzare via caste e carrozzoni».
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