COMUNICATO STAMPA
FINE VITA, Luca Sforzini (Rinascimento): “Non è sfida a Dio ma atto di coscienza. La Toscana ha avuto coraggio: ora l’Italia intera segua”
Il movimento Rinascimento difende la legge regionale sul suicidio assistito: “Libertà di scelta come atto di fede e responsabilità. Non si tratta di morire, ma di un atto d’amore: scegliere come vivere fino alla fine”
«La morte non è uno scandalo, è parte della vita. E scegliere come affrontarla, quando il dolore supera la soglia dell’umano, è l’ultimo atto di dignità che ci resta. Non è una sfida a Dio, ma un esercizio consapevole del libero arbitrio che Dio stesso ci ha donato. Non è la morte che chiediamo di normare, ma la possibilità di vivere gli ultimi istanti con dignità, secondo coscienza, fede e ragione. La Toscana ha avuto il coraggio di riconoscerlo. Ora serve che anche l’Italia lo comprenda».
Così Luca Sforzini, esperto d’Arte, proprietario del castello di Castellar Ponzano e fondatore del movimento politico-culturale Rinascimento, interviene nel dibattito sull’impugnazione da parte del Governo della legge sul fine vita approvata dalla Regione Toscana.
«Non siamo di fronte a un conflitto tra Stato e Regioni, tra destra e sinistra. Siamo di fronte a un tema che tocca la coscienza di ciascuno. Rinascimento sostiene questa legge non per spirito di contrapposizione, ma per coerenza con una visione dell’uomo come essere libero, responsabile e capace di decidere della propria esistenza fino all’ultimo respiro», afferma Sforzini.
Il movimento Rinascimento, che si ispira all’Umanesimo italiano e alla centralità della persona, ritiene che «non vi sia libertà autentica senza la possibilità di scegliere anche nella fragilità. Argomenta Sforzini: «Il rispetto della vita non si misura con la durata, ma con la libertà interiore. E nulla è più religioso del rispetto profondo della libertà morale dell’individuo: quella che distingue l’uomo da ogni altra creatura. Dio ci ha donato la coscienza: abitarla è un atto di fede.»
«Non chiediamo anarchia morale, ma una nuova Carta della Dignità Ultima – prosegue Sforzini – un documento che riaffermi il diritto alla scelta consapevole, regolata, accompagnata da criteri etici rigorosi, per non demandare più alla clandestinità ciò che può essere affrontato con umanità.»
Nessuna polemica con il Governo, nessun attacco a Giorgia Meloni, precisa Rinascimento:
Continua Sforzini: «Apprezziamo il tentativo del Presidente del Consiglio di dare una linea valoriale al Paese. Ma questo è un terreno che richiede un passo in più: il rispetto profondo della coscienza individuale. Non si tratta di cedere alla cultura della morte, ma di riscoprire un senso autentico della vita, che non sia ridotto a mera sopravvivenza biologica.»
«Non è la morte che va temuta, ma l’indifferenza verso la sofferenza. La Toscana ha avuto coraggio. Ora l’Italia intera ritrovi il senso profondo della dignità, della libertà e del sacro. Perché non c’è vera civiltà senza libertà morale. E non c’è vera libertà che non contempli anche l’ultimo passo.»
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