Castello Sforzini

di Castellar Ponzano

Raffaele Panico

Raffaele Panico è nato a Napoli 22 maggio 1963, cresciuto tra l’ambiente lombardo (Parabiago Legnano Ticino) e la città partenopea, dal 1973 residente ad Aprilia città di Fondazione tra agro romano e pontino. Dal 2000 è giornalista pubblicista, poi praticante e infine professionista dal 2004. Maturità del IV Liceo artistico di Roma e dell’Istituto d’Arte di Roma (via Silvio D’Amico), autodidatta anni Ottanta.

Laurea in Lettere Moderne con lode, Università degli Studi di Roma La Sapienza, tesi in Storia moderna e contemporanea; Borsista 4 volte presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici Napoli. La formazione continua con I diritti umani nella realtà contemporanea, master della Libera Università degli Studi S. Pio V, Roma, anno accademico.

Nel 2003 e 2004, attestati di partecipazione per aggiornamento giornalisti ai Seminari Internazionali CEAS (Centro Alti Studi per la Lotta al Terrorismo e la Violenza Politica) Priverno Castello di San Martino: “Come uscire dal terrorismo e dalla violenza insurrezionale – Analisi Comparata dei Processi di Pace; “Transmafia, le nuove mafie transnazionali in Europa e in Italia, riflessi sulla sicurezza europea e nazionale, strumenti di contrasto”.

Nel 2003 Premio della Cultura, istituito dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, per L’Italia dimenticata, Roma 2000, edizione inserto “L’Avanti!” n° 1; e L’Italia dimenticata, Roma ottobre 2001, edizione “Il Nuovo Osservatore” testata online per gli Italiani nel Mondo registrata voluta e diretta.

Nel 2005 Premio della Cultura, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, per L’Italia nella coscienza di Niccolò Tommaseo e Gabriele D’Annunzio – Fiume del golfo del Carnaro e Giuliana in terra pontina.

Altre ricerche edite. La pianura pontina nel Settecento. Il paesaggio attraverso l’analisi delle controversie economiche ambientali (1997). Un confronto tra due autori di Bevagna: Fabio degli Alberti e Alessandro Aleandri (1998). Alessandro Aleandri: un umbro nelle maggiori cariche istituzionali della Repubblica Romana (1998). Nel 1999 “Aleandri e il suo tempo – Un intellettuale umbro tra Settecento e Ottocento”. Atti del convegno scientifico Bevagna-Umbria. Nel 1998 “Un confronto tra due autori di Bevagna: Fabio degli Alberti e Alessandro Aleandri. Un umbro nelle maggiori cariche istituzionali della Repubblica Romana”. Atti del convegno Campagna Marittima e Terra di Lavoro 1798-99, Terracina-Lazio 15-16 gennaio 1999.

L’Italia dimenticata (2000-2001). L’Italia nella coscienza di Niccolò Tommaseo e Gabriele D’Annunzio (2005). Il Primato 1909-2009, futuro, futurismo e futurologia (2010). “Vita e opere tra Stato e Chiesa in età romantica”, Città del Sole, Bibliotheca Edizioni nel 2013. Si è occupato dell’Agro Pontino ancora con La pianura pontina nel Settecento. Il paesaggio attraverso l’analisi delle controversie economico-ambientali, 2017.

Ha lavorato per l’Umanità, l’Avanti, l’Opinione, Rinascita, Radio Roma e Italia Sera e con mensili e testate periodiche, vari interventi a Radio Radicale.

Orizzonti. Un Archivio, con filmati documentari e pellicole rare, fonti scritte, rare interviste, audiovisivi a luoghi e persone straordinarie.

L’iniziativa è partita dagli anni Settanta/Ottanta. Incontri su “cose e futuro del Mondo”, con persone di alto profilo: lo scrittore, il giornalista, il regista televisivo e il produttore, altre professionalità e personalità straordinarie nel campo giuridico, legislativo e altre professioni come l’architetto, l’artista, il grande imprenditore industriale o del terzo settore. Negli anni, questa “comunità intellettuale” ha accumulato un consistente fondo di materiali televisivi inediti, di interviste del ‘900, anche ai protagonisti delle “avventure totalitarie”. I vinti della storia tanto del Terzo Reich quanto della Rivoluzione bolscevica e i vari regimi comunisti. Questa consistente conoscenza, un lavoro di staffette olimpiche, da parte mia iniziata dal 1995 e fino al 2002, quando è giunta a termine la mia esperienza presso un’edizione dello storico quotidiano l’Avanti! è stata incrementa esponenzialmente. Culminata in una società Srl che, fino al 2066, aveva in oggetto la produzione di opere d’ingegno. Un progetto per il mantenimento della libertà di coscienza, la consapevolezza dell’esistenza in sintonia con l’ambiente sociale e naturale, possedere le capacità mentali di addentrarsi nella vita quotidiana mediante strumenti di indagine adeguati.

Del Novecento il cosiddetto “Secolo breve” troviamo in questo Archivio mezzo secolo di ricerca un focus su personaggi di rilievo internazionale, con l’analisi storica e con domande che hanno riguardato soprattutto i vinti della grande storia del XX secolo.

Nell’Archivio c’è tutto il potenziale: interviste, documentari per un contributo considerevole: osservare le tragedie e i regimi totalitari, il lato oscuro, occulto e/o i cosiddetti detentori di scheletri nell’armadio. Una analisi storica di alto profilo per non ripetere il passato. La possibilità di una ricerca di alto profilo mondiale tutta italiana o per dire – commerciale Made in Italy.

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